EROS
nel Chiostro
Xilografi che incidono in grande
Chiostro di PALAZZO DELLE STELLINE
Corso Magenta, 61 - MILANO
A cura di Nicola Dal Falco
Dal 22 al 24 Gennaio 2015
In occasione di Olio Officina Food Festival
INAUGURAZIONE
Giovedì 22 Gennaio ore 18.30
Espongono:
VITALIANO ANGELINI
MARINA BINDELLA
ADALBERTO BORIOLI
ELISABETTA CASELLA
NINO CROCIANI
PAOLO DOLZAN
PAOLO FACCHINELLI
MIRELLA MARINI
MARCO MUCHA
MARIACHIARA POZZI
LUCIANO RAGOZZINO
RICCARDO RESTA
ALESSANDRO SAVELLI
PIERANTONIO VERGA
Paolo Dolzan "Ti vo(g)lio, cm200x210, xilografia a 6 matrici, 2014
Eros nel
chiostro
Xilografi
che incidono in grande
Per il secondo anno, il
chiostro del Palazzo delle Stelline, ospita una mostra di grandi
xilografie, grazie ai buoni auspici di Olio Officina Food Festival e
del suo ideatore, Luigi Caricato.
Sembra una sfida e lo
è, quella di misurarsi con gli spazi a disposizione, reggendo il
confronto con le volte e gli archi, dove le xilo di quattordici
maestri prendono aria e corpo.
D’altra parte, il
tema della mostra Eros e olio, si presta per qualcosa che sia
fuori dalle righe, dalle convenzioni culturali, artistiche e
merceologiche.
Diceva Plinio il
Vecchio che «duo sunt liquores corporibus gratissimi, intus vini
foris olei», sentenza che tradotta letteralmente dice: due sono
i liquori graditissimi ai corpi, dentro il vino fuori l’olio».
I pedanti
dell’aggiornamento, correggono liquori in liquidi, mentre
l’etimologia parla chiaro e fa derivare liquores da liqueo:
sono liquido, scorro; per i romani indicava soprattutto
l’acqua sorgiva, limpidissima ed oggi, con una totale giravolta di
senso, una bevanda spiritosa.
A questo, allo spirito,
basta l’accostamento, fatto da Plinio, con il vino, legato al
concetto di verità. Vino e olio, scorrendo insieme, hanno fondato la
civiltà mediterranea a cui apparteniamo, garantendo nella prontezza
delle menti e dei cuori così come nella bellezza lucente dei corpi,
quel po’ di buono e di bello che aiuta a vivere.
Pertanto, se l’olio è
un liquore, qualcosa che scorre libero, puro, non può essere
paragonato che all’Eros, scritto con la E maiuscola qualora gli si
riconosca, a ragione, un’azione costante nella natura e nella
società.
Ma, come insegnano i
maestri, eros senza anima non può che trasformarsi in una forza
incontrollata, alienante e perversa fino al paradosso di mostrarsi
ripetitiva, provocando l’effetto contrario all’eros, che è vita.
La risposta può, e a
ragione, offrirla l’arte, l’unica che tratti eros ad armi pari,
da amante innamorato.
Ecco, dunque,
quattordici valorosi xilografi che hanno raccontato a modo loro
l’eros-olio, accettando che la loro impresa partisse da una matrice
non inferiore a un metro di larghezza e a due metri di altezza.
Nicola Dal
Falco